Sono tempi di offuscamento mentale, di prerogative intellettive rimandate, di difficili esercizi di sopravvivenza, di insuperabili smarrimenti dell'io cosciente. Si cerca di comprendere, ma le cose semplici divengono di una complessità tale da renderle una insuperabile ossessione esistenziale. Come quell'attrice che da tempo chiede perché una pasta è così buona e ogni giorno glielo spiegano più volte, ma lei non capisce e con sguardo smarrito continua a chiederlo, consumando la sua vita nell'ossessione di una conoscenza impossibile.