Nei rapporti
la delicatezza del silenzio mantiene trasparenza alle immagini dell’animo, la
pesantezza delle parole le rendono torbide. Solo la novità potrebbe parlare
senza timore di inquinare perché non ha ancora le immagini nell’animo, ma non
arriva mai perché quando arriva non è più novità, lo è quella dopo. Ed è
proprio l’inesistenza della novità che crea le ossessioni. Sappiamo tutti che
una vita può essere un attimo e che un attimo non può essere una vita. Ma
sappiamo anche che questo una volta almeno è successo. Per questo qualcuno soffia continuamente
la nebbia per poter vedere nitidamente le immagini e se a volte cessa non è per
riposarsi ma perché ha bisogno che solo la fantasia veda quelle immagini. Come adesso
che tutto mi appare estraneo, vago e non ho il senso della logicità del tempo.
Un attimo non può essere una vita ma una vita può essere un attimo. Per questo
devo tornare indietro, molto ed è sempre più difficile trovare la strada per
quel chicco di dna. Non arrivo e sono stanco, ma mi trascino perché so che solo
lì è tutto ciò che sono stato e tutto ciò che ho detto. In un minuto. E in un
minuto deve finire, implorando il pensiero e il calore del sangue. Perché non
ha senso l’orgoglio per cercare di non aver paura della morte nell’unico posto
e nell’unico attimo dove non si è avuto
paura della vita.
SZ