Stefano Zangheri : nessuno torna da dove

30/10/21

nessuno torna da dove

camminare
rotolando ciottoli
di una borgata
piccoli passi
tra case di sette nani
dove un gatto ronfa
e muove la coda
il notturno
di una musica
muove tasti bianchi
strette di mano
occasione di amici
la prima volta
nell'androne
di una casa barocca
ricordi di nebbia
voglia di niente
con le mani vicino
alla pelle sottile
un giorno di sale
addolcisce i pensieri
alla finestra
della stanza bianca
si allargano
gambe di vergini
nessuno vede
nessuno ascolta
nessuno torna da dove

SZ dalla raccolta "kalòs agathòs", Cleup Editrice Università di Padova 2013

Non ho alcun timore o vergogna della verità e credo che la privacy sia solo un modo di nascondere lo sporco sotto il tappeto, unica pulizia saputa fare dai vari poteri per lasciare lo sporco di prima. Posso quindi dire con molta tranquillità che ho da mesi un tumore al polmone con il quale devo combattere giorno dopo giorno per trovare l'aria che serve a vivere. Cosa sempre più difficile, anche perché, essendo solo, devo contare su aiuti istituzionali e di volontariato, "...e come è duro calle lo scendere e il salir per l'altrui scale", anche quando si deve chiedere a persone pur generose ma estranee al nostro sangue. Questo per informare, come è giusto, che i post vengono ,sempre più spesso, scelti e gestiti autonomamente da amici e conoscenti, in particolare da collaboratori e stimatori delle attività letterarie cui ho partecipato in Italia e all'estero. ricordandole. A tutti vanno i miei più sentiti ringraziamenti. E per la stessa ragione mi scuso se non sempre viene risposto alle vostre ora più che mai gradite attenzioni. Non è maleducazione, è dispnea.