Ci sono gli oggetti di tutti i giorni che fanno compagnia, una sfumata solitudine del quotidiano. Oggetti che ricordano, che sono passati, spesso vecchi, usurati dal tempo. Sono rimasti come il compiacimento di averli, di coccolarli, di saperli nostri. Nei giorni che passano, monotoni, inespressivi, gli oggetti hanno un volto, un'immagine, un'espressione. Li ho visti vivere, improvvisamente animarsi, sfumare luoghi e persone nel tempo, parole rintronate con dolcezza nella mente. Oggetti che hanno rassicurato la solitudine, la paura della perdita di un mondo non buono ma necessario, hanno dato con la loro esistenza credibilità a una promessa di futuro.
mi sono ricordatomi ricordoil caligo lontanoche accogliela seraquando il prurito del giornoscavalcal'orizzonte in fondo al mare
S.Z. 30/11/2020