30/08/20

Le quarant'ore e il resto




 A chi ha cercato di convincermi della equivalenza di certe canzoni con la poesia, ho risposto semplicemente che la canzone serve a sublimare gli stati d'animo più semplici, la poesia serve a sublimare gli stati d'animo più complessi. Ed ho aggiunto :Non confondiamo il culo con le quarant'ore.

Ho preso a prestito un famoso detto fiorentino di origini antichissime e si può dire religiose. Si racconta infatti che durante l'esposizione del Sacramento in una delle chiese più piccole di Firenze in occasione della festa religiosa detta delle "Quarant' ore" si verificò un fatto che partorì la famosa espressione. La cerimonia infatti fu interrotta da una gentildonna che, sentendosi palpeggiare, prese a schiaffi un signore che appunto le stava dietro. Questi, grandemente imbarazzato, si giustificò dicendo che il gesto era stato causato dalla ressa delle "Quarant' ore", addebitando quindi la colpa alla cerimonia religiosa che aveva riunito molta gente in poco spazio.  La donna impermalita gli rispose però per le rime dicendo " O i che c'entra i culo con le quarant'ore? ". E così entrò di diritto nella storia popolare fiorentina.