Pensieri e ..........
Credo che tu abbia
compreso che  ho cercato di esprimere  quello che ho sentito, con la massima sincerità e precisione. Quel qualcosa che rimane astrattamente diluito nel nostro senso di esistere, quella sorda imposizione di attendere la fine dell'avvenimento.  In modo che l’uomo possa rendere sublime
quello che gli procura dolore, superando le regole della natura che conosce con
le regole della natura che non conosce. Scoprendo così nella sublimazione
individuale di alcune proprie esperienze una onnipresente filigrana di
identiche esperienze non avvertibili. Questa non è certamente la conoscenza ma
è pur tuttavia la consapevolezza che esiste anche se non potrà mai essere raggiunta.