Quando siamo
arrivati il mare era calmo, le poche
barche ancorate avevano solo un leggero dondolio. Era l’imbrunire e
cominciavano ad accendersi i lampioni pubblici e le luci nei negozi, nei bar. Luciana
mi strinse forte il braccio e guardando verso di lei mi accorsi che mi stava
fissando. Era una bambina fragile e il viaggio non era stato un gran che, ma era
finito e ciò bastava per il momento. Bastava
a far si che mi fissasse muta, immobile, senza un atteggiamento qualsiasi.
Lontano il tramonto faceva ancora brillare il manto di neve sui monti e l’aria
che si faceva sempre più fredda faceva rabbrividire e tirare su il bavero.
“Staremo molto ?” disse Luciana” “No, salutiamo il nonno, solamente, vediamo se
sta bene, se ha bisogni di qualcosa” “Il
nonno sta qui da solo? Perché” “ Così, non c’è un perché, ha voluto così”
Luciana guardò davanti a se lasciandomi la mano “ E’freddo, un posto freddo,
un mare freddo, un viaggio freddo” disse “
S.Z. da Pensieri e…