12/01/19

La legge




Si rividero dopo molti anni in quel piccolo paese di montagna. Lei maestrina fresca di nomina, lui il nuovo parroco. Si guardarono senza un sorriso, un movimento della bocca. Solo gli occhi rividero la storia. Non era poi una grande storia a dire la verità, una come ce ne sono tante. Si erano amati da molto giovani, si erano lasciati e non si erano più rivisti. Così senza dirsi niente, senza spiegazioni, senza un addio. Nessuno dei due sapeva chi aveva deciso, ma forse tutti e due preferivano pensare di averlo deciso insieme. Si dettero la mano come due che si vedono la prima volta " Piacere signora maestra" "Lietissima signor parroco". Poi uno si era diretto alla canonica e l'altra alla scuola, che in quel paesino stavano una di fronte all'altra, agli estremi di una piazza con qualche albero e con qualche panchina. L'unica piazza del paese, dove si ritrovavano tutti per andare a messa, per portare i figli a scuola, per le feste paesane.
Quella notte la maestrina  non riusciva a prendere sonno per la prima volta in vita sua. Quella fu anche la prima notte  che il parroco tornò a pregare  in chiesa dopo le due. Casi strani, casi che a volte succedono, ma che allora non avrebbero dovuto succedere. Perché era un paesino piccolo e perché l'attuale governo della nazione aveva fatto emblema della sua campagna elettorale l'austerità economica e morale. Le più rigide dalla fine dell'ultima guerra e dall'inquisizione. Erano state emanate leggi severe che punivano anche con l'arresto immediato chi non le rispettava. Ma nello stesso tempo era stato consigliato di tenere in una particolare considerazione il clero, di cercare di risolvere con diplomazia eventuali situazioni critiche. Non per favoritismo s'intende ma per la sua speciale missione nella società di cui si doveva ben tenere conto.
La maestrina e il parroco si incontravano spesso sulla piazza e ogni volta si davano la mano. Ma ogni volta la stretta di mano durava sempre più a lungo. Questo non sfuggì al maresciallo dei carabinieri, un uomo tutto d'un pezzo e ligio al suo compito di difensore della legge. Mandò quindi a chiamare il parroco pregandolo di passare al più presto possibile in caserma. "Signor parroco" gli disse "lei è qui perché io sono una brava persona e voglio avvertirla di cambiare abitudini prima di prendere provvedimenti come mi imporrebbe la legge, lei mi comprende". Il parroco lo guardò con aria interrogativa  e non disse niente. "Lei mi ha capito" riprese il maresciallo "ora può andare, la ringrazio e la saluto". Appena fuori il parroco scosse la testa, si grattò i capelli, si voltò verso la caserma e ritornò in canonica.
La maestrina però era inquieta ogni giorno di più. Avvertiva un senso di nervosismo, una smania, una insofferenza per tutto ciò che stava facendo. Non le era mai successo e non capiva il perché. Solo che sempre più spesso si affacciava alla finestra e stava per molto tempo a guardare la piazza, dando lunghe occhiate alla chiesa. Una sera verso mezzanotte attraversò la piazza,entrò nella canonica e ne uscì la mattina all'alba. Anche questo non sfuggì al maresciallo che mandò subito un carabiniere a chiamare il parroco. "L'avevo avvertito, benedetto lei, ma voglio essere ancora comprensivo. Però deve andare dalla maestra, ovviamente in un ora in cui nessuno possa vederla, e dirle chiaro e tondo che non deve venire alla canonica intesi?" "Intesi " disse il parroco e se ne andò. La sera verso mezzanotte attraversò la piazza deserta, entrò nella casa della maestrina e ne uscì la mattina all'alba. Ma anche questa volta la cosa non sfuggì al maresciallo che chiamò il solito carabiniere "Vai dalla maestra" gli disse " e dille che devo vederla subito, ovviamente con i dovuti modi".Dopo poco venne la maestrina e lo guardò interrogativa. "L'ha avvertita il parroco di quello che gli ho detto di dirle" " Certo è venuto per quello" "Bene" disse il maresciallo" bene, solo che adesso deve andare lei dal parroco,ovviamente in un ora in cui nessuno possa vederla, a dirgli che non deve venire a casa sua " "Va bene "disse la maestrina e se ne andò. La notte verso mezzanotte attraversò la piazza vuota , entrò nella canonica e ne uscì la  mattina all'alba. La cosa continuò ad andare avanti così. Il maresciallo era tranquillo, sicuro di fare il suo dovere con inflessibilità ma anche con quella diplomazia che era scritta, nero su bianco, sulla circolare ministeriale. Nel frattempo cambiò il governo della nazione e il nuovo aveva idee del tutto differenti sull'austerità, specie su quella morale. Venne meno così anche l'interesse della legge per la storia della maestrina e del parroco. "La legge ci vuole poco a farla" si pavoneggiava spesso  il maresciallo "il difficile è applicarla nel giusto modo e per questo ci vogliono uomini esperti ed intelligenti" "E' proprio vero maresciallo" annuiva il brigadiere" è una sacrosanta verità".
(Stefano Zangheri, La Recherche  2010 )