sono uscito nell’alba
per incontrarti sogno della notte
deluso
dall’imbarazzo della giovinezza
lo scampolo di un raggio d’improvviso
fa intravedere
il dolce niente nascere
da un punto che sembrava un orizzonte
essere come fossi stato
quando ancora non ero
odore
di donna goduta nel pensiero
amore
consumato nel tunnel di una luce
ora ritorno al letto che ho lasciato
molle di tenerezze
a capo chino con lo sguardo offeso
abisso
di un sogno scivolato dalla vita
chiuditi lento amore del mattino
fiore carnoso
che uccide possedendo il suo piacere
io mi masturbo penetrando il calore
di questa nostalgia
che ha grandi labbra
e godo dell’incesto di me stesso