Si possono anticipare i fatti, concretizzarli
in un pensiero che piano piano sviluppa realtà visibili? E se fosse possibile
farlo quali fatti sarebbero anticipati in tal senso?. I nostri, quelli di una
persona cara, quelli di un popolo, di una generazione? Difficile dirlo.
Bisognerebbe sapere nel momento, in quel momento, quale è la sensazione
dominante, il senso di nostalgia latente, l’affettività prevalente. Oppure il
semplice egoismo. Ecco proprio questa è l’incognita, la prevalenza di ciò che è
un senso personale e non il senso di un altro. Mi trovo spesso a pensare in
questo periodo alquanto disagiato dell’umanità, se credo di essere migliore di
altri, di quelli che non hanno la mia visione del mondo, di quelli che critico,
di quelli che ritengo si approfittino delle situazioni. Come in tutte le guerre
anche in questa, uomo contro virus, c’è la borsa nera, si vendono necessità a
prezzi maggiorati, molto maggiorati, senza dubbio esosi. E si
sceglie anche il compratore, nel senso che il denaro ha un valore relativo
perché, allo stesso prezzo beninteso, è possibile privilegiare qualcuno. Solo
che la borsa nera nell’ultima guerra ad esempio aveva dimensioni locali. Adesso
invece è globale, una enorme borsa nera che affumica i cieli di tutto il mondo,
lo contorna, ne evidenzia il contrasto. E il suo imbonitore non è più il
passaparola tra vicini o massimo tra paesani. E’ il rimbombo di milioni di voci
e di volti attraverso una infinita ragnatela di trasmettitori che da
mattina a sera propongono di tutto, beni di consumo, fantasia, sentimento, arte
indotta, cultura in scatola, idee politiche e religiose in affitto mensile e
con opzione di acquisto. Ma allora che senso ha anticipare i fatti? A cosa
serve la fantasia? E’ una domanda che non deve
essere posta, come tutte le domande d’altronde in questo momento. Perché
anche le domande devono essere acquistate a borsa nera e solo pochi, direi
pochissimi, possono permetterselo. I soliti, quelli che una volta erano
“ignoti”, ma che adesso possono essere “alla luce del sole”. Tanto, spesso e
volentieri, la faccia è fittizia.
S.Z da Pensieri e ....