09/03/20

Pensieri e.....



La lontananza è l'occasione di tutto ciò che possono riflettere gli avvenimenti. La lontananza dalla padronanza di quanto anima l'avvenimento, le cose, le persone, le parole. Questa lontananza è quanto ci tiene ancorati a quella piccola dimensione dove ci sembra di esistere e dove molti, troppi, riescono a vedere i contorni, le linee di confine. Questa è una colposa limitazione per l'uomo comune ma diviene dolosa per l'uomo che si è arrogato la capacità di direzione, di guida dei popoli. Nel nome spesso di democrazia, concetto ingannevole dove si cela l'unica forma di governo delle genti possibile che è il potere. Cioè la possibilità di fare per gli altri, di decidere, di giudicare, di sviluppare gli avvenimenti di una vita che non è la nostra, in un circolo che ha come dimensione reale l'universo nella sua assenza di spazio e di tempo. Perché il potere non è umano, il vero potere è nelle infinite intersezioni casualmente ordinate nella dimensione dove non esistiamo ma che accoglie la nostra esistenza. Questo dovrebbe considerare la presunzione dei piccoli ras delle terre emerse,  istitutori di un collegio di mille colori senza alcuna cromaticità. Dovrebbero comprendere che il vero potere è l'inconscio delle possibilità inesistenti, del niente che può ordinare tutto in una traduzione cosmica di un idioma mai esistito.
Adesso di tale inesistenza solo un eco si sta diffondendo. Se cesserà sarà un avvertimento, sennò una sentenza.

SZ