Oggi è una giornata che non si assembla con le ore, rimane estatica a controllare il tempo che immette piano piano per creare momenti, situazioni, speranze, ricordi anche. Tutti abbiamo un senso della situazione in cui viviamo e che cerchiamo di immettere nella nostra identificazione di vita, tutti cerchiamo la sincerità che appaghi il senso di ingiustizia che promana costantemente dai rapoorti. Da tutti i rapporti, da tutte le espressioni che gli uomini adattano alle circostanze e che spesso ci appaiono contraddittorie al nostro senso di vita. In contrasto, in perenne contrasto all'identificazione del nostro io nella società che ci assorbe e ci trascina. Ogni giorno ha una prima ora, ogni giorno sorge da un sogno, ogni giorno si alza con una speranza. Immobile all'ingresso di una lunga teoria di ore che divengono sempre più strette fino ad impedire il passaggio. E' il momento della nostra socialità prestata alla conclusione esasperata di un un indiscusso sentimento di pluralità, di una trasparente forza d'impeto che spinge all'insoddisfazione. Siamo esseri gracili, allevati a mangimi chimici, ormai incapaci di beccare. I gialli chicchi di frumento restano disseminati sull'aia e uccelli lontani vengono a beccarli interloquendo fra loro con lingue stranamente intercomprensibili.
S.Z. da Pensieri e.....
