Si sorride spesso a ciò che è indimenticabile. Ci sono momenti
in  cui quella che chiamiamo realtà ci
appare stretta, soffocante. E’
come arrivare in un posto disabitato e accorgersi di conoscere comunque
qualcuno, di avere il senso di una impressione di vita. Nei meandri dei ricordi
abbiamo la conoscenza di ciò che ha formato la nostra entità, della quale ci
rendiamo conto di sapere solo quello che i ricordi ci fanno scorgere. Linee portanti
dell’immenso sistema di conoscenze
sconosciute, nelle quali sentiamo di essere protagonisti senza conoscere il
canovaccio della rappresentazione. Ma il mondo che vediamo intorno dipinge i
colori della prima generazione di noi stessi, in una apparentemente assurda
volatilità di sensazioni.
S.Z. 
 

