Un pensiero lontano si avvicina come un ignoto parassita di giovane germoglio, nell'aria mattutina è brezza di mare artico. Esco con una notte addosso di filigranate visioni e mi perdo nel silenzio di parole oscene. Eppure verrà mezzogiorno e dividerà le aspettative. In ore disciolte nella semplice prerogativa di essere. Chi conosce il soffio di un divino che sbuffa dai meandri infuocati di una terra giovane? Immensa ipotesi di potere astrale, corretto da un interfaccia di sembianze moleste.Oggi si percepiscono i vuoti di memoria, si ricordano solo le ere e non i minuti, quei piccoli tocchi di vita che scorrono vicini alle occupazioni quotidiane. A quelle masturbazioni sfuocate ma del tutto simili a un rifiuto sessuale. Sinceramente in bilico a un amore androgino."Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" diceva il poeta, ma la morte è un pensiero cieco che tastando rovescia il mondo che attraversa.
S,Z.