08/08/18

Amarcord




Poesia e immagine
22/11/2013

Forse vado controcorrente, sicuramente è così. Ma la mia fantasia è nata tanto tempo fa nei ruscelli dove saltavano gli storioni, che come tutti sanno sono pesci che non si abbandonano alle rapide. Vado controcorrente non per volontà ma per innata avversione a seguire chiunque. So che questo sarebbe il modo più facile di camminare, perché l'attrito dell'aria è diminuito da chi precede. Ma io preferisco camminare da solo e sentire il dolore dei muscoli alle gambe, un po' di respiro pesante e un pizzico di orgoglio che non guasta.
Per questo non voglio immagini in sostituzione della poesia in un mondo che ormai ha scommesso tutta la sua potenzialità culturale sull'immagine più che sulla parola, negletta cenerentola abbandonata o sfruttata per lavori usuranti.
Perché la poesia è parola che esprime quelle sensazioni che non possono rimanere impresse in apparecchi meccanici, che sfuggono al progresso della tecnica che ha sempre un sapore di moderno anticato, che sono quasi sempre in disaccordo con lo sguardo.  Perché la poesia è sensibilità che ha fatto un salto dove l'universo continua a crescere  ed è tornata trasformata in parola per dire cosa ha visto oltre, dove ancora l'universo non è arrivato. Nessuna macchina fotografica, nessuna cinepresa può catturare quelle immagini di verità della fantasia di chi sente ed ha solo la parola per renderle visibili, per condividerle  nella particolare visione di un mondo senza immagini.
Per questo, o anche per questo, la poesia non è e non sarà mai immagine
S.Z.