25/02/18

Intervista a Dmitrij Birkman ideatore e organizzatore del Festival Mondiale di Letteratura




Da intervista della poetessa russa Viktoria Starikova a Dimitrij Birkman, ideatore e organizzatore del Festival mondiale di Letteratura
«Dmitrij, Lei è conosciuto come prosatore e poeta, ma anche come organizzatore di eventi culturali quale il Festival Internazionale della Letteratura «Gor'kij». In che modo queste attività si intersecano?»
È comprensibile a tutti che nel nostro tempo, purtroppo, un libro stampato è perdente nel confronto con la televisione, internet, i social, le pubblicazioni digitali.
L'incontro diretto dello scrittore con il lettore può diventare quindi un fattore decisivo nella nascita dell'interesse verso la produzione di un autore e delle sue opere. Oggi chi scrive deve avvicinarsi in prima persona a chi legge, e i festival letterari possono giocare un grande ruolo in questo senso.
Relativamente a quanto detto sopra, credo che il festival non sia tanto (o non solo) un momento di festa per una ristretta cerchia di letterati di professione, ma un evento nel quale possono e devono essere coinvolti i più diversi strati della comunità culturale – della città, della Russia e degli altri paesi. Durante il primo Festival Internazionale della Letteratura «Maksim Gor'kij», in molti punti della città di Nižnyj Novgorod si sono svolti interessanti incontri con scrittori, serate artistiche, presentazioni di opere di singoli autori e di pubblicazioni di importanti editori del paese, masterclass in diversi settori della letteratura, incontri nelle scuole e nelle biblioteche per ragazzi, e molto altro.

«Ritiene che nel Suo festival sia importante la partecipazione della letteratura europea e, in particolare, italiana?»
Io non dividerei la letteratura in nazioni. Esistono scrittori russi, europei, americani e così via.
Ma la letteratura è spazio di esistenza della persona, che si riflette nell'anima oppure non si riflette affatto.
A proposito di scrittori stranieri - è molto importante la qualità della traduzione delle loro opere. Io, ad esempio, sono stato molto fortunato con la traduttrice newyorkese del mio libro. Ha rispecchiato in modo preciso e linguisticamente corretto la mentalità di un russo. È evidente che popoli diversi devono capirsi bene l'un l'altro, senza far pesare la differenza che esiste tra le mentalità di nazioni diverse. Riflettendo su un libro straniero che abbiamo letto, possiamo capire le ragioni dei punti di vista di uno straniero, e persino dei suoi sentimenti, delle sue emozioni e delle sue preferenze, legate a un'altra cultura e ad altre tradizioni. Credo che la pubblicazione di autori russi all'estero, e di autori stranieri in Russia, rappresenti la diplomazia dei popoli.

«In passato, grazie ad associazioni come «Italia-URSS», in Unione Sovietica arrivarono famosi scrittori italiani, come Pasolini ed Eco, che si incontrarono con Evtušenlo, con un noto teorico come Šklovskij, e con altre personalità della cultura. Potrebbe essere possibile far rinascere questi legami culturali nell'ambito del Festival della letteratura Gor'kij, di Nižnyj Novgorod?

«In conclusione, quale significato avrà l'invito di scrittori italiani contemporanei al Festival della letteratura Gor'kij nella prospettiva di futuri rapporti culturali tra intellettuali russi e italiani?»
Il dialogo tra scrittori è sempre utile per lo sviluppo di rapporti legati all’arte, per il cambiamento di punti di vista, per la comprensione reciproca. Il Festival “Gor’kij” è nato anche con questo scopo – creare uno spazio per uno scambio libero e costruttivo tra letterati di paesi diversi. E non solo tra loro (e in questo è una delle particolarità del festival) – noi cerchiamo di organizzare il numero maggiore possibile d’incontri tra scrittori e comunità culturale. Soprattutto con i giovani e, in primo luogo, con gli studenti – perché saranno loro a definire il futuro del paese e della nazione. Incontri e discussioni con intellettuali italiani contemporanei non permetteranno solo di ricevere un’informazione adeguata sul processo letterario contemporaneo, ma daranno anche la possibilità di giudicare questioni sociali e umane cruciali nella nostra realtà. Gli incontri con gli scrittori permettono di fondare una collaborazione umana stabile e fertile tra i nostri paesi, nel presente e nel futuro.