08/11/17

* Da "sinestesia zangheriana"


E' il concetto della biforcazione che assorbe la nostra prospettiva di essere capaci di una qualche volontà di guidare noi stessi in un girotondo che non ha bivi ma un insolito modo di scivolare in un ellittico gioco di immagini. Così il silenzio è come la prima volta, in un pacato senso di curiosità e vertigine. Ma non sono inutili i segmenti di tempo che localizzano le aspirazioni segrete. Rimane il principio di qualcosa che è pur stato e che un giorno si presenterà come fosse una cosa nuova. E non il pensiero scoprirà l'inganno, ma il nostro dubbio difronte all'ultimo bivio.