...) La parola distillata dallo Zangheri è intaglio di preziosi universali a serbare, a perpetuare vita, oltre la dipartita dall'incertezza della forma, alla metamorfosi di sé nella commozione dell'altro. Il parlante non possiede la verità, eppure la verità è fra le parole, al silenzio donato, al possibile ancora , al luogo di eccellenza dell'umano, voce inestinguibile e ciò che è capace di acquisire un presente sempre nuovo . L'ufficio dell'arte poetica è "halten der Nahe", mantenere la vicinanza, dar corpo, sostanza allo scorrere, alla caducità: l'attestazione della verità ontica del nostro esserci. Il viaggio ermeneutico del poeta è all'eterno, alla "fusione degli orizzonti" dello sguardo (...) prof.ssa Fulvia Minetti, ordinario Università Roma Tre e Presidente dell'Accademia