06/06/14

Der Prozess

Esistono pochissimi casi in cui un film riesce a rappresentare degnamente un libro.Uno di questi è senza dubbio Il processo di Orson Welles dal libro omonimo di Franz Kafka,dove ci sono alcuni esempi del massimo di rappresentatività dell'immagine alla parola scritta.
Der Prozess è considerata  l'opera migliore di Kafka forse perché l'atmosfera allucinante e onirica  non è fine a se stessa  ma è la trasposizione metafisica della società nelle sue caratteristiche  universali.L'assurda,surreale,claustrofobica vicenda dell'impiegato Josef K (e anche il cognome sempre mancante ma con una precisa iniziale è significativo) perseguitato dalla legge per motivi che nessuno saprà mai è un fatto che si ripete,con significative variazione logistiche,nell'amministrazione della giustizia di tutti gli stati.Quindi l'individuo Josef K è l'archetipo volutamente accentuato,ma poi non molto,dell'impotenza alienante del cittadino difronte a quell'entità astratta ma reale che è l'organizzazione dello stato ,nella fattispecie dell'amministrazione della giustizia.Che nel nostro ordinamento assume una maggiore corrispondenza all'opera kafkiana in quanto non ha seguito l'evoluzione della società o l'ha seguita solo in minima parte.Con ciò facendo mantenere agli ambienti giudiziari  atmosfere storiche da tempo socialmente superate e quindi più aderenti a quelle del romanzo.La cui ambientazione pertanto,e paradossalmente nella patria del diritto,è ancora molto più rappresentativa che in analoghe istituzioni straniere.
Der Prozess fu pubblicato nel 1925.Il codice Rocco,entrato in vigore nel 1930 in pieno regime fascista (e ovviamente ben prima della Carta Costituzionale) è vigente nel nostro paese  da oltre ottanta anni.Le riforme intervenute sino ad oggi,parziali ma incisive,ne hanno mitigato le componenti più spiccatamente autoritarie. Un'opera di potatura  e di innesto che ne ha garantito la sopravvivenza ma che non ha potuto certo rendere le specificità di questo codice meno stridenti rispetto all'attuale ordinamento costituzionale e agli odierni orientamenti di politica criminale.Contribuendo quindi ad assicurarci ancora atmosfere da incubo come quelle del signor Josef K,maturate nell'immaginazione di Kafka molti,molti anni fa.Non è infatti difficile incontrare ancora adesso nelle aule di giustizia il signor Josef K con il suo immenso avvocato.






Il signor Franz Kafka che non è altro che l'immagine di Josef K o se vogliamo il signor Josef K che non è altro che l'immagine del signor Franz Kafka.






La stupenda icona del rapporto fra il cittadino Josef K e l'istituzione,difesa da un portone altissimo,invalicabile,perennemente chiuso,che democraticamente non respinge ma impedisce.
 



L'avvocato,il mediatore istituzionale,enorme ,gelidamente incombente come l'istituzione. A differenza di questa ha un pur embrionico rapporto umano con Josef K.Ma non può ristabilire nessuna coesistenza paritaria fra il cittadino Josef K e l'istituzione essendone comunque parte e principalmente alibi.