01/10/12

Quattro chiacchiere,per dire

Nella diatriba sulla crisi editoriale ritengo di intervenire con una piccola osservazione dell'uomo comune,e cioè che era obbligata e prevedibile come era obbligata e prevedibile quella delle automobili.Qualsiasi persona di buon senso avrebbe capito da tempo che produrre più di quello che è possibile vendere porta alla inevitabile crisi di un settore economico,che solo a breve si può tamponare con false immagini di prodotti riciclati e scadenti.L'editoria poi è forse l'unica attività imprenditoriale che non può progettare o fare piani economici neppure a breve termine,in quanto la  materia prima quasi esclusiva è la mente umana di cui nessuno può conoscere e considerare l'ampiezza,la saturazione e la scoperta dei giacimenti.Ciò riguarda il fattore quantità.L'ulteriore considerazione da valutare ,per rimanere nell'esempio,è che i possessori di una Ferrari e quelli di una cinquecento sono senza ombra di dubbio ambedue automobilisti. Letteralmente.